Se ti stai chiedendo qual è la differenza tra taratura e calibrazione di uno strumento di misura allora stai leggendo l’articolo giusto. Molto spesso, infatti, questi due termini sono spesso utilizzati erroneamente come sinonimi ma in metrologia hanno definizioni molto diverse riferendosi ad operazioni che tra loro non hanno nulla in comune.
Vediamo, di seguito le definizioni di questi due termini metrologici e come queste operazioni consentono di tenere sotto controllo l’errore associato ad una misura.
Taratura (calibration)
Vediamo per prima cosa la definizione del termine taratura che ahimè in inglese si dice “calibration“, richiamando erroneamente il termine calibrazione.
La taratura è così definita come:
un’operazione che serve per definire le caratteristiche metrologiche di uno strumento di misura tramite confronto con strumento di riferimento, definito campione.
Non si tratta dunque di un’operazione fisica tesa a trasformare lo strumento e a migliorarne le sue proprietà metrologiche, ma di una vera e propria caratterizzazione.
La definizione di taratura che possiamo ritrovare nel V.I.M. Vocabolario Internazionale di Metrologia è la seguente:
“Un’operazione che conferma le caratteristiche metrologiche dello strumento, eseguita in condizioni specificate, che in una prima fase stabilisce una relazione tra i valori di una grandezza – con le rispettive incertezze di misura – forniti da campioni di misura, e le corrispondenti indicazioni comprensive delle incertezze di misura associate, e in una seconda fase usa queste informazioni per stabilire una relazione che consente di ottenere un risultato di misura a partire da un’indicazione”.
Solitamente la taratura si effettua una volta all’anno o in un laboratorio interno se capace in termini di competenze e strumenti o da un laboratorio esterno all’azienda. In questo modo sarà possibile conoscere l’errore dello strumento di misura. Se l’errore è oltre un certo valore limite per il quale la misura può perdere significato, lo strumento deve essere messo in quarantena.
Esistono due tipi di certificati che possono essere emessi a seguito di una taratura.
Rapporto di taratura
Il rapporto di taratura è un documento che assicura la riferibilità di misura dello strumento a dei campioni nazionali, attestandosi che gli strumenti possono essere utilizzati per eseguire i controlli di processo o di prodotto. Il rapporto di taratura può essere rilasciato anche da centri non accreditati o anche dal laboratorio interno all’azienda e fa riferimento a procedure interne non soggette a ispezione. Tuttavia è necessario che il rapporto di taratura assicuri la catena metrologica utilizzando dei riferimenti primari certificati.
Certificato LAT
Il certificato di taratura LAT, o rapporto di taratura accreditato, è un documento rilasciato da un laboratori di taratura accreditato dall’Ente Accredia che ne assicura la competenza tecnica ad eseguire un determinato tipo di misure, l’ imparzialità e l’indipendenza del laboratorio. affinché un laboratorio possa essere accreditato, deve soddisfare positivamente i requisiti ACCREDIA RT-08 e dalla norma ISO IEC 17025
Con questo documento si attesta che gli strumenti sono idonei ad essere utilizzati come campioni primari, e quindi per la taratura di altri strumenti in quanto garantisce la riferibilità rispetto ai campioni internazionali e quindi la tracciabilità della catena metrologica
Calibrazione (adjustment)
La calibrazione è invece un’operazione fisica eseguita sullo strumento per rendere lo strumento più accurato ogni volta che lo si utilizza. Determinando, quindi, la tolleranza accettabile sulla misurazione e gli intervalli di taratura corrispondenti, è possibile definire le procedure di calibrazione, allo scopo di mantenere sotto controllo i punti di misura critici del processo produttivo.
Il Vocabolario Internazionale di Metrologia ci spiega che la calibrazione è
“la regolazione di un sistema di misura, che può essere effettuata tutte le volte che si desidera, senza dover tarare necessariamente lo strumento”.
La calibrazione è fondamentale per limitare errori di misura sistematici della strumentazione dovuti a bias linearità e scarsa stabilità della strumentazione (vedere blocchi in verde nell’immagine sotto. Maggiori info a questo link)